LA CASALINGA MANNARA

Un rarissimo caso di Feminina tantum: un sostantivo che si usa sempre al genere femminile, anche se indica creature di generi diversi.

  • persona la cui attività principale è la cura della casa e dei suoi abitanti, che nel tempo perde di vista il fine originario – il benessere proprio e altrui – e si trasforma in persecutrice ossessiva, di se stessa in primis
  • persona la cui attività principale non è la cura della casa e dei suoi eventuali abitanti ma che in certi momenti – spesso di notte – viene posseduta da un istinto indomabile che la spinge a occuparsene compulsivamente
  • creatura mitologica che nelle notti di plenilunio si trasforma da dolce e garbato angelo del focolare in belva furibonda

Io appartengo alla seconda categoria, principalmente per reazione a mia madre che appartiene alla prima.

La Casalinga Mannara è una delle mie ossessioni e torna nel mio lavoro sotto infinite spoglie: nei libri, nei Retablos, nelle fotografie. È un tema a cui penso molto, su cui mi interrogo.

Credo abbia radici antiche: la cura della casa è iniziata quando eravamo arboricoli e la notte qualcuno raffazzonava un nido alla bell’e meglio su una biforcazione – e poi magari girandosi nel sonno cadeva giù, tra le fauci della tigre dai denti a sciabola che aspettava lo sciatto – mentre già qualcun altro – una protocasalinga – intrecciava un nido matrimoniale, imbottito di erbe fresche e profumate, ispirandosi al lavoro dell’uccello tessitore e dimostrando un talento innato per l’interior design.

Perché il concetto di casalinga parte prima di tutto dal concetto di casa; non è cosa da poco.

La casa, la nutrizione, il prendersi cura: sono ciò che ci tiene e ci ha tenuto in vita, condizioni necessarie alla sopravvivenza della specie. Compiti essenziali per chiunque, a prescindere dal genere.

La Casalinga Mannara rappresenta chiaramente una deriva di questo aspetto; come siamo potuti arrivare ad una società in cui questo fenomeno è così diffuso?

È una questione vasta ed essenziale, di cui non si parla abbastanza.