AL SICURO, DENTRO UN LIBRO

l’ABC della felicità in ventisei Retablos

Mi sento al sicuro dentro i libri. Apro quella porticina e sparisco in un’altra dimensione. Nella giungla, sull’oceano, in una casetta in un bosco innevato. Sono un ragazzo, una tigre, un mago, un guerriero, uno gnomo che vive nel cavo di un albero, un poeta scappato a Parigi. E nulla di male può accadermi, perché intanto, mentre combatto e mi innamoro e scalo una montagna, sono spaparanzata sul divano, o nel letto, con un gatto sulla pancia. Sì, la vita può essere meravigliosa.

I libri tengono caldo d’inverno e fresco d’estate: sono una delle prove che l’umanità, in fondo, può fare del bene. Sono oggetti magici che contengono storie, personaggi, emozioni, idee. Sono amici. Quasi tutti; ci sono anche libri che hanno un potere intossicante, ma qui non li prendo in considerazione.
Qui voglio parlare dei libri che mi fanno sentire al sicuro. Il primo è “La mia famiglia e altri animali” di Gerald Durrell. Lo apro e ho dodici anni ed è un pomeriggio d’estate infinita: ci sono solo cose belle.

Per celebrare i libri che mi ha reso più felice leggere ho creato l’unica edizione di Retablos da 26. Come le lettere dell’alfabeto. Certo, sono molti di più. Ma bisogna porsi dei limiti.
Gerald Durrell, Kipling, London, Stevenson, Salgari, Saki, Jane Austen, Georgette Heyer, Tolstoj, Cortazar, Vonnegut. Per iniziare.
Ogni volta che faccio uno di questi Retablos provo una piccola felicità. Quando diventano di qualcuno, la mia felicità aumenta. Le cose belle vanno condivise. Impariamo da Durrell.