COME ADDOMESTICARE UN UMANO

Babas
“Come addomesticare un umano”
Illustrato da Andrea Ferolla
Prefazione di Daria Bignardi
Giunti editore

Viviamo in un mondo infestato dalla specie umana ed alterato a sua immagine e somiglianza; la vita, per le altre specie, non è affatto semplice.
Ma non è un caso che non ci siano mai stati tanti umani e, insieme, tanti gatti sul pianeta.
È arrivato il momento di guardare in faccia la realtà: forse siamo noi, gli animali domestici. E sono i gatti a sceglierci, addomesticarci ed educarci.
Questo breve trattato, scritto dal punto di vista di un gatto, descrive la nostra specie come la vede un occhio alieno e scanzonato: dei primati straordinariamente abili ed intelligenti ma spesso guidati da ragioni incomprensibili, prima fra tutte l’ossessione per le cose – la
cosite.
E svela le tecniche da sempre utilizzate dai felini per assoggettarci, con la grazia che è loro naturale.

Sono cresciuta in una casa dove umani e felini hanno sempre convissuto e ho imparato ad amare i gatti fin da piccolissima. Amare però è una parola grande e molto vaga. I gatti mi hanno stregata, commossa, divertita, fatta innamorare, conquistata ed indiscutibilmente educata. Il mio gatto Bobo era un micio tigrato buonissimo che si faceva fare di tutto, persino scarrozzare nel passeggino delle bambole, e che dormiva con me, sotto le lenzuola, con il capino appoggiato al cuscino, accanto al mio. Fu forse la bontà di Bobo a insegnarmi qualcosa. Capii che, come lui si adattava per la mia felicità, dovevo fare lo stesso. Così, oltre a coprirlo di baci – per la mia felicità – gli leccavo accuratamente la testa, convinta di fare la sua. Sfortunatamente la mia lingua non aveva quel tocco rasposo ed asciutto della lingua felina e la testa di Bobo restava sempre un po’ inzaccherata e bisognava aspettare che si normalizzasse prima di farsi vedere in giro. Ma Bobo si faceva leccare volentieri. Caro Bobo, che amico meraviglioso.
Tutti i gatti della mia vita – quelli di famiglia e anche quelli che a volte arrivavano, si fermavano e poi sparivano, soprattutto nella casa di Monterosso al Mare, che è zona di grande traffico felino – mi hanno insegnato qualcosa.
E così questo libretto, questo manuale per educare un umano, parte dalla mia esperienza personale di scimmia perfettamente addomesticata. È sgorgato da solo dalla penna stilografica, durante il lockdown, e si è adagiato sulle pagine del quaderno prendendo forma velocemente, giorno dopo giorno, come se fosse lì che aspettava solo di uscire.
Poi sono seguiti il computer, le revisioni, i pensieri, le correzioni; il lavoro con Andrea Ferolla, che ha creato le meravigliose illustrazioni, e con Daria Bignardi, che ha scritto la prefazione e aiutato il libro a diventare realtà. Ma la partenza è stata naturale come un gatto che salta su un tavolo durante l’ora di cena.